Fonte testo: 4/06/2020 - ansa.it Fonte video:27/05/2020 - La Repubblica
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Notizie, appunti, riflessioni
Giugno 9th, 2020 — General
Fonte testo: 4/06/2020 - ansa.it Fonte video:27/05/2020 - La Repubblica
Maggio 23rd, 2020 — General
Video Intervista integrale a Paolo Borsellino nel giugno 1992 dopo la morte di Giovanni Falcone.
Dopo la morte di Falcone come è cambiata la vita di Borsellino?
“La mia vita è cambiata innanzitutto perché, dalla morte di questo mio vecchio amico e compagno di lavoro. È chiaro che io sono rimasto particolarmente scosso e sono ancora impegnato, a un mese di distanza, a recuperare tutte le mie possibilità operative sulle quali il dolore ha inciso in modo enorme (…).”
Posso chiederle se lei si sente un sopravvissuto?
“Guardi, io ricordo ciò che mi disse Ninnì Cassarà allorché ci stavamo recando assieme sul luogo dove era stato ucciso il dottor Montana alla fine del luglio del 1985, credo.
Mi disse:”Convinciamoci che siamo dei cadaveri che camminano.”
“L’espressione di Ninnì Cassarà io potrei anche ripeterla ora, ma vorrei poterla ripetere in un modo più ottimistico. Io ho sempre accettato il rischio del lavoro che faccio, del luogo dove lo faccio e, vorrei dire, anche di come lo faccio. Lo accetto perché ho scelto, ad un certo punto della mia vita, di farlo e potrei dire che sapevo fin dall’inizio che dovevo correre questi pericoli.”
“La sensazione di essere un sopravvissuto e di trovarmi, come viene ritenuto, in estremo pericolo, è una sensazione che non si disgiunge dal fatto che io credo ancora profondamente nel lavoro che faccio, so che è necessario che lo faccia, so che è necessario che lo facciano tanti altri assieme a me. E so anche che tutti noi abbiamo il dovere morale di continuarlo a fare senza lasciarci condizionare dalla certezza che tutto questo può costarci caro.”
23/05/2020 - Fonte: Lotta alle mafie. Osservatorio su criminalità e malapolitica
Maggio 22nd, 2020 — General
Antonio Sechi è un famoso medico di Torino: è stato per molto tempo il primario del pronto soccorso dell’ospedale Molinette.
«Uno attaccato all’altro, quasi quasi bevono dallo stesso bicchiere. Non solo a Torino, abbiamo visto tutti le immagini di qualche settimana fa dei Navigli, a Milano. Comportarsi così vuol dire andarsela a cercare. Non si rendono conto del rischio», ha raccontato al Corriere della Sera. Il medico li considera pericolosi, soprattutto per gli altri. E ce l’ha soprattutto con i giovani: «Se uno di loro si contagia magari non succede nulla – dice – ma può mettere in pericolo il papà, la mamma, i nonni.»
E ancora:
«Io sono d’accordo con le riaperture – dice – ma credo che le forze dell’ordine debbano sanzionare soprattutto i comportamenti di queste persone. In tv, nei vari servizi sui Navigli, le ho anche sentite arroganti. Io stesso, dopo alcuni commenti scritti su Facebook, mi sono sentito dare del vecchio, dell’incompetente.»
Fonte: https://www.open.online/2020/05/22/coronavirus-fase-2-ex-primario-torino-antonio-sechi-contro-movida-giovani/
Maggio 11th, 2020 — General
https://www.youtube.com/watch?v=2jEYWZ-shv4
Fonte: LA7 - Dataroom 11/5/2020
Maggio 6th, 2020 — General
https://www.youtube.com/watch?v=6aXIjO4FP3s
“Mi dispiace. Ma io non voglio fare l’imperatore. No, non è il mio mestiere.”
“Non voglio governare, né conquistare nessuno; vorrei aiutare tutti se è possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi, esseri umani, dovremmo aiutarci sempre; dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo. Non odiarci e disprezzarci l’un l’altro.
In questo mondo c’è posto per tutti: la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi; la vita può essere felice e magnifica.”
“Ma noi lo abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell’odio, ci ha condotto a passo d’oca a far le cose più abiette.”
“Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi; la macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà; la scienza ci ha trasformato in cinici; l’abilità ci ha resi duri e cattivi.
Pensiamo troppo e sentiamo poco.
Aprile 27th, 2020 — General
“Fino a un milione e mezzo di armeni morirono per mano delle forze militari e paramilitari ottomane e turche e attraverso atrocità intenzionalmente inflitte per eliminare la presenza demografica armena in Turchia…”
Aprile 25th, 2020 — General
Aprile 25th, 2020 — General