Video Intervista integrale a Paolo Borsellino nel giugno
1992 dopo la morte di Giovanni Falcone.
Dopo la morte di Falcone come è cambiata la vita di Borsellino?
“La mia vita è cambiata innanzitutto perché, dalla morte di questo mio vecchio amico e compagno di lavoro. È chiaro che io sono rimasto particolarmente scosso e sono ancora impegnato, a un mese di distanza, a recuperare tutte le mie possibilità operative sulle quali il dolore ha inciso in modo enorme (…).”
Posso chiederle se lei si sente un sopravvissuto?
“Guardi, io ricordo ciò che mi disse Ninnì Cassarà allorché ci stavamo recando assieme sul luogo dove era stato ucciso il dottor Montana alla fine del luglio del 1985, credo.
Mi disse:”Convinciamoci che siamo dei cadaveri che camminano.”
“L’espressione di Ninnì Cassarà io potrei anche ripeterla ora, ma vorrei poterla ripetere in un modo più ottimistico. Io ho sempre accettato il rischio del lavoro che faccio, del luogo dove lo faccio e, vorrei dire, anche di come lo faccio. Lo accetto perché ho scelto, ad un certo punto della mia vita, di farlo e potrei dire che sapevo fin dall’inizio che dovevo correre questi pericoli.”
“La sensazione di essere un sopravvissuto e di trovarmi, come viene ritenuto, in estremo pericolo, è una sensazione che non si disgiunge dal fatto che io credo ancora profondamente nel lavoro che faccio, so che è necessario che lo faccia, so che è necessario che lo facciano tanti altri assieme a me. E so anche che tutti noi abbiamo il dovere morale di continuarlo a fare senza lasciarci condizionare dalla certezza che tutto questo può costarci caro.”
23/05/2020 - Fonte: Lotta alle mafie.
Osservatorio su criminalità e malapolitica
Commenti disabilitati su In ricordo del 23/05/92: strage di Capaci in cui morì Giovanni Falcone
“Il Papa che prega, da solo, sul sagrato della basilica vaticana, in una piazza San Pietro vuota e bagnata dalla pioggia. Non era mai accaduto prima. È l’istantanea, già consegnata alla storia, che esprime la portata di un evento che sta sconvolgendo il mondo: la pandemia di Covid-19. Una prima volta all’interno di un’altra prima volta: l’evento più drammatico dalla seconda guerra mondiale, come lo ha definito lo stesso Francesco.”
27/03/2020 - Fonte: La Repubblica
Commenti disabilitati su Francesco “solo” sotto la pioggia a pregare per la Pandemia
Antonio Sechi è un famoso medico di Torino: è stato per molto tempo il primario del pronto soccorso dell’ospedale Molinette.
«Uno attaccato all’altro, quasi quasi bevono dallo stesso bicchiere. Non solo a Torino, abbiamo visto tutti le immagini di qualche settimana fa dei Navigli, a Milano. Comportarsi così vuol dire andarsela a cercare. Non si rendono conto del rischio», ha raccontato al Corriere della Sera. Il medico li considera pericolosi, soprattutto per gli altri. E ce l’ha soprattutto con i giovani: «Se uno di loro si contagia magari non succede nulla – dice – ma può mettere in pericolo il papà, la mamma, i nonni.»
E ancora:
«Io sono d’accordo con le riaperture – dice – ma credo che le forze dell’ordine debbano sanzionare soprattutto i comportamenti di queste persone. In tv, nei vari servizi sui Navigli, le ho anche sentite arroganti. Io stesso, dopo alcuni commenti scritti su Facebook, mi sono sentito dare del vecchio, dell’incompetente.»
“Gino Strada, fondatore di Emergency, “hanno liberato Silvia Romano…”
GINO STRADA: “Silvia ha fatto bene a non starsene a casa sua. L’Italia è piena di ragazze come lei. Chi la critica utilizza luoghi comuni banali: la solidarietà cambia la vita alle persone»
GINO STRADA: “Una bellissima notizia. Era passato davvero tanto tempo. Anche le notizie che filtravano erano diminuite, un’altra cosa che affievolisce le speranze. Immagino quello che ha passato questa ragazza e la sua famiglia. Non so la dinamica della sua liberazione ma mi sembra del tutto irrilevante.”
E’ morto Ezio Bosso, grande uomo, grande Pianista e Direttore d’Orchestra.
Ezio Bosso - Concerto per la Terra.
“E’ morto a Bologna il pianista e direttore d’orchestra Ezio Bosso. Aveva 48 anni. Bosso era nato a Torino il 13 settembre 1971 e si era avvicinato alla musica all’età di 4 anni. Nel 2011 era stato operato al cervello per l’asportazione di un tumore ed è stato anche colpito da una sindrome autoimmune. Nonostante le malattie, ha continuato a suonare, comporre e dirigere. Successivamente, nel settembre 2019 il peggioramento di una malattia neurodegenerativa ha costretto Bosso ad interrompere l’attività di pianista, avendo compromesso l’uso delle mani.”
Fonte: #all4thegreen
Commenti disabilitati su E’ morto EZIO BOSSO – 15/05/2020
“Mi dispiace. Ma io non voglio fare l’imperatore. No, non è il mio mestiere.”
“Non voglio governare, né conquistare nessuno; vorrei aiutare tutti se è possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi, esseri umani, dovremmo aiutarci sempre; dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo. Non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti: la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi; la vita può essere felice e magnifica.”
“Ma noi lo abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell’odio, ci ha condotto a passo d’oca a far le cose più abiette.” “Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi; la macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà; la scienza ci ha trasformato in cinici; l’abilità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco.
“Ancora una volta vorrei esprimere la mia vicinanza agli ammalati di Covid-19, a quanti si dedicano alla loro cura a tutti coloro che, in qualsiasi modo, stanno soffrendo per la pandemia. Desidero, nello stesso tempo, appoggiare e incoraggiare la collaborazione internazionale che si sta attivando con varie iniziative, per rispondere in modo adeguato ed efficace alla grave crisi che stiamo vivendo.
È importante, infatti, mettere insieme le capacità scientifiche, in modo trasparente e disinteressato, per trovare vaccini e trattamenti e garantire l’accesso universale alle tecnologie essenziali che permettano ad ogni persona contagiata, in ogni parte del mondo, di ricevere le necessarie cure sanitarie.”
“… e poiché la preghiera è un valore universale, ho accolto la proposta dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana affinché il prossimo 14 maggio i credenti di tutte le religioni si uniscano spiritualmente in una giornata di preghiera e digiuno e opere di carità, per implorare Dio di aiutare l’umanità a superare la pandemia di coronavirus. Ricordatevi: il 14 maggio, tutti i credenti insieme, credenti di diverse tradizioni, per pregare, digiunare e fare opere di carità.”
04/05/2020 di Simone Pitossi
Fonte: https://www.agensir.it
Il Dalai Lama ha fatto appello oggi ad una “risposta coordinata globale” contro la pandemia da coronavirus.
“In questi tempi di grave crisi – ha affermato il leader spirituale tibetano in esilio, in una dichiarazione pubblica citata dalla Cnn – dobbiamo affrontare minacce alla nostra salute e la tristezza per i familiari e gli amici che abbiamo perso.
La crisi economica rappresenta una grande sfida per i governi e rende difficile la vita di molte persone. Per questo – aggiunge il Dalai Lama – tutti oggi si devono concentrare su quello che ci unisce come membri di un’unica famiglia umana“.
“A volte gli amici mi chiedono di aiutarli a risolvere qualche problema nel mondo, usando alcuni “poteri magici”. Dico sempre loro che il Dalai Lama non ha poteri magici. Se li avessi, non sentirei dolore alle gambe, né mal di gola. Siamo tutti esseri umani uguali e sperimentiamo le stesse paure, le stesse speranze, le stesse incertezze.”Continue reading →
Commenti disabilitati su Dalai Lama e Covid19 – “Solo Pregare non è Sufficiente”